Consorzio Roma Doc a Vinitaly 2024: i vini capitolini sotto i riflettori delle giornate veronesi

Forte interesse riscontrato da stampa e operatori del trade, cresce sempre più l’attenzione dei player internazionali per il Consorzio dei vini della Capitale

Sensazioni e riscontri assolutamente positivi hanno caratterizzato la partecipazione del Consorzio Roma Doc a Vinitaly 2024. Quattro giornate, quelle dal 14 al 17 aprile, che hanno visto le 32 cantine associate protagoniste di degustazioni, masterclass, incontri ed interviste sul palcoscenico veronese, confermando il successo e l’apprezzamento dei vini capitolini sia a livello nazionale che sui principali mercati esteri.

Si conferma un format riuscito quello degli incontri vis à vis tra produttori e comunicatori del vino che, anche in questa edizione, ha dato la possibilità di approfondire tanto i vini quanto la storia, la filosofia aziendale dei produttori e i diversi territori che compongono il variegato areale della denominazione. 14 i giornalisti di alcune delle più influenti testate di settore italiane che sono stati infatti al centro di incontri face to face con i produttori in un confronto propositivo e molto apprezzato tanto dai media che dalle cantine.  Ma certo a colpire è stato l’interesse manifestato dai rappresentanti della stampa estera, sempre più interessati al connubio tra un brand come Roma e i vini che questo territorio è in grado di esprimere. In questo contesto vanno collocati i focus con quattro colossi dell’editoria mondiale di settore: Danielle Callegari di Wine Enthusiast, Robert Camuto di Wine Spectator, Andreas März di Merum e Sascha Speicher di Meininger Verlag

Un’edizione davvero da ricordare, questa che si è appena conclusa e per la quale un doveroso ringraziamento va di certo alle varie istituzioni, Regione, Assessorati e Arsial – commenta Tullio Galassini, Presidente del Consorzio Roma Docche hanno fatto sì che il padiglione del Lazio quest’anno avesse un’anima e risultasse impattante. Dal canto nostro, i produttori ed io siamo davvero entusiasti dell’andamento di quest’edizione, in particolar modo per quanto concerne gli incontri che siamo riusciti ad organizzare con le grandi firme del settore. Le stesse che, oltre ad apprezzare i nostri vini, si sono inoltre dimostrate molto interessate alla nostra realtà consortile e ai nostri territori enologici, con l’intento di venirci a trovare in loco quanto prima. Un riscontro che ci soddisfa e dimostra che siamo stati in grado di comunicare la qualità e l’identità dei nostri vini e, al contempo, il nostro prezioso territorio”.

Di grande successo anche gli appuntamenti con i buyers internazionali che hanno dimostrato sempre più interesse per il brand Roma Doc. Incontri di fondamentale importanza sul versante comunicativo, per affiancare a una destinazione affascinante come Roma una denominazione che fa della qualità e della storicità i suoi punti di forza, non trascurando il lato del business, per affermare la presenza delle etichette capitoline sui principali mercati europei e oltreoceano, come Germania, Francia, Usa e Svizzera.

Chiusura in grande stile nell’ultima giornata di fiera, mercoledì 17 aprile, con l’incontro “Sostenibilità e Futuribilità della Roma Doc dalla vigna al vino”, tenuto da Francesco Saverio Russo ideatore di Wine Blog Roll e grande conoscitore della Roma Doc, che ha offerto una panoramica approfondita sulle pratiche agronomiche ed enologiche che caratterizzano il Consorzio. Così da mettere in luce l’importanza di una produzione rispettosa dell’ambiente e del paesaggio, requisiti condensati nel concetto di sostenibilità, sempre più imprescindibile per il settore enologico e per tutte le attività svolte dalle cantine.

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