VINO: MISSIONE COL SEGNO PIU’ PER I GRANDI MARCHI IN CANADA
SI E’ SVOLTO DAL 17 AL 19 SETTEMBRE IL TOUR DI PROMOZIONE CHE HA FATTO TAPPA A OTTAWA, ST. CATHARINES E TORONTO.
VINO: MISSIONE COL SEGNO PIU’ PER I GRANDI MARCHI IN CANADA AL FIANCO DEL MONOPOLIO DELL’ONTARIO
MASTROBERARDINO (PRESIDENTE IGM): “VINI PREMIUM SEMPRE PIU’ RICERCATI DAI CONSUMATORI. BUONE LE PROSPETTIVE PER L’ITALIA”
Consolidare il commercio del made in Italy enoico di qualità in uno dei mercati chiave dell’export, avvalendosi del monopolio come canale privilegiato per allargare il raggio d’azione dei vini premium e per fare breccia su nuovi potenziali consumatori. E’ stata questa in sintesi la mission dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi che dal 17 al 19 settembre ha fatto tappa in Canada per una tre giorni di promozione organizzata in collaborazione con LCBO, il monopolio di bevande alcoliche della provincia dell’Ontario. Un tour che ha toccato le città di Ottawa, St. Catharines e Toronto, registrando la presenza di oltre 1200 partecipanti, tra operatori, stampa specializzata e consumer selezionati. A questi ultimi, in particolare, è stata dedicata la degustazione di apertura a Ottawa, che ha dato il via ufficiale ai lavori insieme all’incontro con l’Ambasciatore d’Italia in Canada, Claudio Taffuri.
“E’ stata una trasferta molto positiva – ha detto il presidente delI’Istituto Grandi Marchi, Piero Mastroberardino – che ha confermato le ottime prospettive di business per il vino italiano, che qui vanta il quinto mercato di sbocco a livello generale. Per le aziende IGM il Canada rappresenta addirittura la terza destinazione, dopo Usa e Germania, con un fatturato che nel 2018 ha sfiorato i 48 milioni di euro (il 13% della quota export complessiva dei nostri vini), crescendo in maniera esponenziale di anno in anno. Ciò in linea con l’avanzamento dei vini premium che proprio in Ontario, secondo gli stessi rappresentanti di LCBO intervenuti alla missione, sono sempre più ricercati dai consumatori. E in questo contesto, le bottiglie di qualità made in Italy si collocano nelle prime posizioni con buone chance di sviluppo. Rafforzare quindi i rapporti commerciali con questo Paese è quanto mai auspicabile e opportuno, soprattutto per chi come noi persegue da sempre l’obiettivo di farsi ambasciatore e dunque apripista per l’intero settore. Ma per farlo è importante avere al fianco LCBO che rappresenta l’unica porta d’ingresso per arrivare ai consumatori”.
Tra walkaround tasting, masterclass e incontri mirati con protagoniste le aziende dell’Istituto, uno dei momenti clou della missione è stato l’esclusiva Product Consultants Conference di scena mercoledì 18 settembre all’Holiday Inn di St. Catharines: una masterclass che ha visto la partecipazione di oltre 100 gestori dei punti vendita LCBO, la cui rete vanta complessivamente 663 succursali, 210 agenzie e 247 negozi alimentari in tutta la provincia dell’Ontario, per un fatturato di 6,2 miliardi di dollari canadesi (+6% sul 2017). Di questi, oltre 2 miliardi fanno capo alle vendite di vino, compresi quelli della categoria “Vintages” (dedicata a fine wines e premium spirits), cresciuta dell’8% sul 2017, con un valore pari a oltre mezzo miliardo di dollari.
“Iniziative come quella dell’Istituto Grandi Marchi, che ha messo in mostra in Canada le eccellenze del settore vinicolo – ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Canada, Claudio Taffuri, durante il suo intervento a Ottawa – sono testimonianza del dinamismo e della capacità dell’imprenditoria italiana. Ad Ottawa ho incontrato tanti volti giovani, con la voglia di innovare e crescere nel mondo e ben consapevoli dell’eccellenza dei loro prodotti. Tradizione, qualità, talento e innovazione sono alla base della storia e della cultura italiane e, nello stesso tempo, costituiscono il valore aggiunto della nostra offerta internazionale, sul quale costruire un futuro di successo. È questa la strada giusta per poter continuare ad accrescere globalmente il valore del marchio Italia e ad essere leader in questo e altri settori, non solo dal punto di vista economico ma anche per affermare la nostra cultura e stile di vita”.
L’assoluta qualità dei vini IGM insieme al know-how dei produttori e al fascino dell’Italian style sono stati infatti elementi decisivi per la buona riuscita della missione promozionale, che si è conclusa a Toronto con numeri da record: più di 80 professionisti durante il seminario di apertura, circa 350 operatori nel corso del walkaround tasting riservato al trade e oltre 500 high consumer nella degustazione di chiusura.
L’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi, attualmente presieduto da Piero Mastroberardino, comprende 19 tra le più rappresentative aziende del Belpaese: Alois Lageder, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Antinori, Argiolas, Col d’Orcia, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi. Una compagine in grado di esprimere un fatturato di 570 milioni di euro e un valore delle vendite all’estero pari al 6% dell’intero export enologico tricolore.