A VINITALY DI SCENA LA ‘FAVOLA’ CHE RACCONTA I VINI PIU’ AMATI E RICERCATI DEL MONDO

Dallo Champagne alla Napa Valley, passando per Borgogna e Montalcino, una raccolta di 70 bottiglie iconiche,
sognate e ricercate come oggetti di culto e beni da investimento.  

A VINITALY DI SCENA LA ‘FAVOLA’ CHE RACCONTA I VINI PIU’ AMATI E RICERCATI DEL MONDO

Presentato oggi, presso lo spazio di Poggio Le Volpi con la Delegazione Lazio de Le Donne del Vino, il nuovo libro della wine expert e auctioneer Chiara Giannotti,
“La Cantina perfetta – Grandi vini da collezione” (edito da Rizzoli)

Vinitaly, 9 aprile 2019 – Una wish list racchiusa in un ‘museo’ di carta che di pagina in pagina racconta le etichette più pregiate del panorama enoico mondiale, ricercate da appassionati e intenditori come oggetti di culto e da investimento, al pari di opere d’arte, auto d’epoca e gioielli. Che i sogni son desideri, non solo nelle favole, la wine & spirits expert Chiara Giannotti lo dimostra nel suo nuovo libro “La Cantina perfetta – Grandi vini da collezione” (edito da Rizzoli), che ha presentato oggi a Vinitaly, presso lo spazio di Poggio Le Volpi, insieme alla vice delegata per il Lazio de Le Donne del Vino, Sara Blandamura. E lo fa vestendo i panni di wine auctioneer (banditrice d’aste) dei vini di lusso, oltreché di donna del vino, esperta sommelier, storica collaboratrice di importanti testate di settore, ideatrice del blog Vino.tv e ora anche autrice di questo affascinante volume. Una raccolta di bottiglie iconiche – dal Tignanello di Marchesi Antinori al Dom Pérignon P3 Troisième Plénitude, dall’Opus One al Vega Sicilia Unico – che per la loro unicità, notorietà, personalità e identità territoriale compongono nell’immaginario collettivo una vera e propria collezione di capolavori.

Questo lavoro spiega Chiara Giannottinasce prima di tutto dalle tante esperienze personali e dalla mia passione infinita per il vino. Io stessa sono una collezionista di rarità in bottiglia. A ciò ho poi aggiunto un intenso lavoro di ricerca e studio analitico, entrando in contatto con alcune delle più importanti case d’aste al mondo, come Christie’s, Sotheby’s, Pandolfini e Ansuini. Proprio per Ansuini curo la stesura del catalogo dei vini di lusso, cosa che mi ha permesso di diventare banditrice d’asta, figura femminile rarissima nel mondo, e di conseguenza di essere selezionata da Rizzoli per realizzare questo libro. Naturalmente è stata una sfida che ho accettato con orgoglio e senza esitazioni, lavorando ininterrottamente per più di un anno e mezzo, al fine di ricreare ciò che dal mio punto di vista rappresenta una cantina ideale. E per farlo, ho messo in atto una selezione molto attenta e severa, tenendo conto sia di parametri oggettivi, a partire dalla capacità del vino di conservare il proprio valore nel tempo, che di valutazioni squisitamente soggettive. Il tutto senza dimenticare l’apporto fondamentale di tanti amici esperti che, con i loro preziosi contributi, hanno reso ancora più completo ed emozionale questo racconto sui vini più amati e ricercati del mondo”.

Settanta, in particolare, gli oggetti del desiderio catalogati per territorio e selezionati con rigore, seguendo dunque diversi criteri, che spaziano dall’assoluta qualità alla capacità di saper esprimere il vitigno che lo compone e il terroir, dal valore storico alla longevità, dal posizionamento sul mercato ai livelli di performance nelle aste, fino, naturalmente, alle predilezioni personali della stessa autrice. E come in una sorta di percorso museale, il racconto si snoda lungo dieci stanze-capitoli che descrivono le diverse aree di origine di ogni bottiglia, con approfondimenti sulla storia, sui vitigni, sulle denominazioni, sulle zone e i metodi di produzione. ‘Esposte’ dunque per la Francia, le regioni di Bordeaux, Borgogna, Champagne e Rodano, mentre l’Italia è protagonista al cubo con tre sezioni dedicate rispettivamente all’intero Paese, al Piemonte e alla Toscana. E se il Vecchio Continente è il comune denominatore del focus sulla Germania e di quello ‘corale’ destinato a Austria, Portogallo, Spagna e Ungheria, il Nuovo Mondo fa invece da sfondo alla ‘personale’ su Stati Uniti, Argentina, Cile e Australia.

Ad arricchire il tutto, dieci speciali introduzioni affidate ad altrettanti esperti nazionali e internazionali, chiamati a fornire una personale riflessione su quelle che sono indiscutibilmente riconosciute come le zone vinicole più apprezzate al mondo. Si comincia con Thierry Desseauve (autore, curatore e proprietario di Guide des Vins Bettane + Desseauve, coautore di Le Grand Guide des Vins de France) per il Bordeaux, e si prosegue con Armando Castagno (relatore e degustatore AIS, autore di Borgogna. Le vigne della Côte d’Or, 2017) per la Borgogna, con Alberto Lupetti (curatore e ideatore di “Le Mie Bollicine”, autore e curatore di Grandi Champagne, 2011) per lo Champagne e con Massimo Billetto (redattore e degustatore di Bibenda, docente FIS) per il Rodano. E’ invece Umberto Gambino (caposervizio Tg2 Rai, coordinatore della guida Vinibuoni d’Italia TCI e curatore di wining.it) ad aprire le danze per l’Italia, seguito da Gianni Fabrizio (degustatore e curatore delle guide Vini d’Italia del Gambero Rosso) per il Piemonte e dal duo Riccardo Viscardi-Stefania Vinciguerra di DoctorWine per la Toscana. Chiudono l’opera, il giornalista tedesco Jens Priewe sulla Germania; il giornalista e critico enogastronomico Antonio Paolini su Austria, Portogallo, Spagna e Ungheria; la fondatrice di Meiburg Wine Media e presidente dell’Education Committee presso l’Institute of Masters of Wine, Debra Meiburg su Stati Uniti, Argentina, Cile e Australia.

E se l’introduzione generale al libro è stata curata dal giornalista Daniele Cernilli, direttore di DoctorWine, nonché autore e curatore della Guida essenziale ai vini d’Italia, la postfazione è stata invece affidata a Luciano Mallozzi, firma di Bibenda e docente FIS, che per l’occasione ha fornito dei preziosi consigli sui corretti metodi di conservazione, ed eventualmente consumo, di queste straordinarie bottiglie. Etichette che, in generale, oggi rivestono un’importanza fondamentale anche all’interno di una carta dei vini di un ristorante, come dimostra l’interessante punto di vista di Massimo Troiani del Convivio di Troiani di Roma, che in una breve intervista racconta le storie legate alla ricerca della singola bottiglia, alla fatica per ottenerla, all’orgoglio di possederla e come la cantina spesso si trasformi in un tempio sacro che può fortemente caratterizzare il locale, quasi quanto la cucina.

Il libro è in vendita online e nelle librerie Mondadori di tutta Italia. A Verona, in particolare, è possibile acquistare il volume presso Mondadori Bookstore (Corso Sant’Anastasia, 7). Prosegue inoltre il tour promozionale per la presentazione del volume di Chiara Giannotti che, dopo Vinitaly, farà tappa a Roma (giovedì 11 aprile, ore 12.00 – Villa Mercadante, via Saverio Mercadante 22) e a Milano (giovedì 18 aprile, ore 14.00 – Grand Hotel Et De Milan, via Alessandro Manzoni 29).  Appuntamento, quest’ultimo, al quale seguirà una vera e propria asta di vini rari e da collezione della casa d’Aste Ansuini e coordinata dalla stessa autrice. Domenica 28 aprile (ore 15.00), infine, sarà la volta di Città di Castello, con la presentazione del libro abbinata ad un seminario di degustazione di vini rari e da collezione, in occasione dell’Onlywine Festival.

Scarica qui la scheda del libro.