‘Sake Selection’ premia i suoi campioni assoluti

Si è chiusa il 13 ottobre scorso la 1^ edizione della competizione internazionale organizzata dal Concours Mondial de Bruxelles per promuovere l’antica bevanda giapponese nel mondo.

‘SAKE SELECTION’ PREMIA I SUOI PRIMI CAMPIONI ASSOLUTI: ASSEGNATE 36 MEDAGLIE DI PLATINO SU 617 ETICHETTE ISCRITTE

Attribuite inoltre 67 medaglie d’oro e 52 d’argento, insieme a 7 trofei speciali. Junmai Daiginjo-shu, Junmai Ginjo-shu e Junmai-shu le categorie più premiate. In testa, per numero di medaglie conquistate, la prefettura di Mie, seguita da Miyagi, Nigata e Nakano.


Sono 36 i sake che hanno ricevuto le prestigiose medaglie di platino al termine della prima edizione del Sake Selection targato Concours Mondial de Bruxelles (CMB), che a poco più di un mese dalla chiusura a Ise-Shima in Giappone ha assegnato anche 67 medaglie d’oro e 52 d’argento, insieme ai 7 trofei speciali conferiti ai sake che hanno ottenuto il punteggio più alto nelle rispettive categorie previste dalla competizione. La cerimonia di premiazione, che si è svolta oggi presso l’ambasciata del Belgio a Tokyo, è stata anche l’occasione per fare il bilancio di questa grande competizione internazionale – ideata per celebrare e promuovere nel mondo l’antica bevanda giapponese – che nel suo esordio ha messo a segno un’operazione da record con 617 etichette iscritte da tutto il Giappone, 13 prefetture nipponiche all’appello e 35 giudici assaggiatori arrivati da 19 diverse nazioni. Senza dimenticare l’alto livello di soddisfazione espresso dai numerosi media locali presenti, dal Governatore della Prefettura di Mie, Eikei Suzuki, e dagli stessi degustatori esteri coinvolti, che hanno particolarmente apprezzato l’arte dell’accoglienza giapponese, le raffinate tradizioni di questo Paese e i suggestivi luoghi visitati nel corso della tre giorni, come il maestoso santuario di Ise.

Complessivamente sono 155 i sake vincitori, giudicati i migliori nelle rispettive categorie in gara. Sette classificazioni, quest’ultime, che vedono in testa per gradimento e numero di premi ricevuti le denominazioni Junmai daiginjo-shu (39 su 155), considerata la più prestigiosa secondo le designazioni del governo giapponese, Junmai ginjo-shu (35/155), caratterizzata da un buon aroma e un colore attraente, e Junmai-shu (33/155), connotata ancor più che nelle altre varietà dal sapore del riso e del koji. Sul fronte delle prefetture coinvolte, invece, ad aggiudicarsi il maggior numero di riconoscimenti è stata quella di Mie (18 su 155), sede della prima edizione del concorso, seguita a pari merito da Miyagi, Nigata e Nakano (rispettivamente 9 medaglie) e da Ehime, che pur presentando un numero ridotto di sake ha avuto il merito di ottenere premi con il 50% delle proprie etichette presentate.

Accanto all’aspetto agonisticospiega Thomas Costenoble, direttore del Sake Selection by CMBche ha visto l’importante contributo del nostro esperto internazionale, Sylvain Huet, per garantire la trasparenza dei risultati e la serietà nella gestione delle degustazioni, il principale obiettivo della competizione è quello di aprire le porte alla commercializzazione del sake nel resto del mondo. Il 95% delle aziende giapponesi che hanno partecipato, infatti, non è mai andato fuori dai confini nazionali, quindi è stato fondamentale far conoscere ai giudici le potenzialità di questo straordinario prodotto che si è dimostrato molto più affine ai palati internazionali di quanto si potesse pensare. Il sake anticamente concepito dai monaci per rendere omaggio alle divinità ha svelato un’anima moderna con più profumi, più aromi e con un gusto amabile che ha riscosso un enorme successo, mostrando una spiccata propensione commerciale”.

Non è un caso, dunque, se la promozione in chiave business farà da fil rouge alle iniziative post concorso che proseguiranno in vista della prossima edizione della competizione, in programma a ottobre 2019. Si comincia il 6 dicembre a New York, con una degustazione dei sake premiati in abbinamento alla cucina italiana presso il ristorante Casa Lever (riservata a giornalisti e buyer) e si prosegue il 7 febbraio nella capitale del Belgio con la consegna del premio Ville de Bruxelles all’azienda più premiata del Sake Selection, seguita da un ricevimento presso l’ambasciata del Giappone a Bruxelles per stampa e operatori belgi.  Dall’11 al 13 febbraio, invece, il Concours Mondial de Bruxelles approda insieme ai vincitori del Sake Selection al Wine Paris, il primo incontro internazionale dei professionisti del vino a Parigi (nato dall’unione di Vinisud e Vinovision Paris) che riunirà 2mila espositori e 30mila visitatori, il 35% dei quali composto da professionisti. Ma sono già in cantiere anche due tappe a Roma, presso l’ambasciata del Giappone e la Rinascente di via del Tritone.

Dal seguente link è possibile consultare tutti i vincitori del Sake Selection 2018:
http://sakeselection.com/wp-content/uploads/SAKE2018-Results.pdf

I calici scelti per le degustazioni durante la gara sono stati gli Inao firmati da Riedel, che ha recentemente immesso sul mercato una linea studiata per il sake, tra cui l’ultimo nato Junmai.

Sake Selection Rue de Mérode 60 – 1060 Brussels – Belgium
sakeselection@vinopres.com – www.sakeselection.com

Sessione di degustazione nel corso del Sake Selection.